Come scrivere i titoli dei tuoi contenuti: 9 modi per renderli magnetici

Quando produci i tuoi contenuti i titoli sono la parte più importante.

Svolgono 2 funzioni essenziali:

  1. attrarre l’attenzione del lettore;
  2. fare in modo che continui a leggere il tuo messaggio.

Un titolo che non riesce a raggiungere questi obiettivi produce un solo risultato: nessuno leggerà i tuoi contenuti.

Questo anche se sono interessanti e scritti bene.

Se non fai tuo questo concetto basilare stai facendo una fatica inutile. Ne consegue una perdita di tempo, soldi e potenziali pazienti.

Se vuoi scoprire cosa si cela dietro a un “semplice” titolo, e come ottenere il massimo dai tuoi contenuti, questo articolo fa per te.

Quello che imparerai è frutto di studio di grandi copywriter, in particolare di Eugene Schwartz, autore del libro “Breakthrough Advertising”.

È un libro del 1966, ed è un “testo sacro” per chiunque voglia produrre contenuti. Peccato che costi “solo” 190 Euro, ma pensa che la gente è arrivata a pagarlo 900 Dollari per una copia. Se ti interessa qui trovi un condensato di tutte le idee più potenti del libro.

Io ne sono entrato in possesso per te, analizzandolo e riadattandolo alla tua professione.

Se non catturi la mia attenzione ti cancello

Parto subito con un esempio per farti capire quanto sia importante un titolo.

“The Eternal sunshine of a spotless mind”.

“Se mi lasci ti cancello”.

Sono i rispettivi titoli, in inglese e in italiano, di un film del 2004 con Jim Carrey e Kate Winslet. Un film molto bello tra l’altro, ma è probabile che tu l’abbia visto, considerando che è inerente al tuo lavoro per i temi che tratta. Se non l’hai visto te lo consiglio.

Quando uscì non lo andai a vedere, il titolo da commedia non me lo fece prendere nemmeno in considerazione.

Il film invece parla di amore, perdita, memoria, in un modo onirico e malinconico, niente a ché vedere con una commediola.

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È chiaro che “Se mi lasci ti cancello” è una specie di “ titolo fregatura”, una furberia da 4 soldi per cercare di prendere un pubblico più ampio possibile. Così facendo invece commette 2 errori marchiani:

  1. non attira le persone giuste che avrebbero apprezzato il film, come avrei potuto essere io
  2. attira le persone sbagliate, che cercano un film comico con Jim Carrey, facendole rimanere deluse. È facile che abbiano poi detto ad altre come loro che il film faceva schifo.

Conseguenza: un buco nell’acqua da entrambe le parti. Questo ci dice quanto sia importante la scelta del titolo.

Questo è la base di quando produci contenuti: se non azzecchi il titolo non avrai l’attenzione delle persone a cui ti rivolgi.

Probabile ti sia successo, magari hai pensato e scritto l’articolo più bello della storia, pieno di dati e consigli utili, ma poi non l’ ha letto nessuno.

Ci possono essere molti motivi per cui una persona non usufruisce dei tuoi contenuti…ma uno di questi è di sicuro un titolo sbagliato.

Ora vediamo come puoi scrivere titoli unici, che attirano le giuste persone, per fargli compiere quel passo in più verso i tuoi contenuti e i tuoi servizi.

Cosa c’è dietro alla scrittura di un titolo

Leggi un titolo e ne sei attratto, è come quando passi davanti a una vetrina e vedi un paio di scarpe che ti piacciono. È un’impressione che ti investe e ti fa avvicinare, attirando la tua attenzione.

Questo è quello che fa il titolo, ti spinge ad andare verso il contenuto e consumarlo. Che poi il contenuto sia all’altezza del titolo è un altro paio di maniche che tratteremo in altri articoli.

Ma quanto lavoro c’è dietro a un titolo?

Un titolo soddisfa un desiderio o un bisogno

Per scrivere dei contenuti e dei titoli che attraggano i tuoi potenziali pazienti c’è un lavoro preliminare che è fondamentale per impostare tutta la tua comunicazione.

Produrre contenuti, infatti, è solo l’ultimo atto di un’analisi approfondita del tuo settore, che determina tutta la tua strategia comunicativa.

Infatti, prima di scrivere occorre analizzare:

  • cosa offri di unico e di differente – cosa fai solo tu nel modo unico che ti contraddistingue
  • a chi stai comunicando
  • il livello di consapevolezza del tuo pubblico e lo stadio di sofisticazione del mercato in cui operi – per sofisticazione di un mercato si intende quanto le persone ne hanno già sentite e siano esperte di quel particolare mercato. Di solito si utilizzano 5 livelli che vanno da 1, un “mercato nuovo” in cui sei il primo a operare, fino al livello 5, in cui le persone sono altamente consapevoli, ne hanno viste e sentite di tutte i colori e sono difficili da convincere (un esempio è il “mercato” della politica. Chi crede ancora alle promesse dei politici?). Qui trovi un articolo in cui spiego come trovare la tua unicità. Analizzo anche il “mercato” degli Psicologi che è molto particolare perché ha un problema strutturale forte.
  • gli obiettivi della tua strategia e con quali contenuti raggiungerli

A quel punto puoi verbalizzare al meglio i tuoi titoli.

Sai cos’è la verbalizzazione?

È l’arte di aumentare l’impatto dei titoli a seconda di ciò che dichiarano.

Puoi ottenere risultati strabilianti partendo dalla stessa idea.

Come? Applicando vari angoli da cui “attaccare” il problema. Fornendo al lettore prospettive diverse tra loro – eppure compatibili con la tua soluzione.

Noi in questo articolo, ci limiteremo però a parlare di come puoi migliorare e potenziare i tuoi titoli perché come avrai intuito l’argomento è molto vasto.

Se però vuoi approfondire come i contenuti possono portarti autorevolezza e nuovi pazienti, puoi scaricare la mia guida gratuita qui.

Al suo interno troverai una strategia passo passo per sfruttare i tuoi contenuti, un metodo per trovare idee INFINITE per i tuoi contenuti e una check list per capire se i tuoi contenuti sono di alto valore.

Potrai così fare un passo in più per capire come promuoverti in modo efficace.

La “formula delle 4 U”

Per ora ti do uno strumento per valutare l’efficacia dei tuoi titoli. Puoi fare riferimento a un sistema che ha coniato un grande copywriter americano, Bob Bly:  “la formula delle 4 U”.

Secondo Bly, un titolo deve essere:

  1. Urgente. Il titolo dà un motivo per agire subito
  2. Unico. Il titolo dice qualcosa di nuovo o qualcosa di familiare in modo nuovo
  3. Ultra-specifico. Il titolo contiene numeri non arrotondati, “non-detto” e crea curiosità
  4. Utile. Il titolo fa leva sull’interesse, desiderio o bisogno del lettore, offrendo un beneficio
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Questa è già una prima mappa che puoi sfruttare, ma ora vediamo i 9 modi per potenziare i tuoi titoli.

9 modi per rendere magnetici i titoli dei tuoi contenuti

Eugene Schwartz nel suo libro ne suggerisce 38, io ti regalo questi 9, che reputo essere tra i più efficaci e pertinenti alla tua professione.

Alla fine ti farò un esempio concreto della scrittura di un pretitolo, titolo e sottotitolo. Poi lo analizzerò per te.

1. Specifica la velocità con cui si realizzerà

I dati sono importanti. Se hai le prove che qualcosa funziona in un lasso di tempo abbastanza preciso dovresti usarlo. Questo crea curiosità e dà una misura di quanto tempo occorre per far si che il suo desiderio venga esaudito o il suo bisogno soddisfatto.

Nella tua professione, il fatto che spesso non si diano indicazioni temporali è motivo di allontanamento da parte delle persone.

È anche per questo motivo che la Terapia Breve Strategica sta spopolando. Al di là di quello che ne puoi pensare, quello su cui voglio farti soffermare è che offrire percentuali di successo e di efficacia, con tempi precisi, fa la differenza quando vuoi promuoverti.

2. Usa le metafore

Le metafore sono potenti catalizzatori. Dicono senza nominare creando eccedenza di significato, un’immagine e un mondo in cui riconoscersi. Ma questo lo sai anche tu grazie al tuo lavoro.

3. Trasforma ciò che vuoi comunicare in domanda

Le domande stimolano la curiosità. La domanda non è aperta, dovrebbe essere impostata in modo che la persona ti risponderà Sì.

Per ogni SÌ che fai dire a una persona avrai un grado di coinvolgimento maggiore. Si sentiranno motivate nel continuare a leggere il tuo contenuto.

4. Collega bisogno e promessa

es. “3 motivi ( ti dico perché) per i quali non riesci a parlare in pubblico (bisogno), e cosa puoi fare adesso (ti sto promettendo che puoi fare qualcosa adesso)”

5. Prometti di dare informazioni utili

es. “Quello che tutti dovrebbero sapere sulla depressione”

6. Inserisci una testimonianza

Le testimonianze sono strumenti di credibilità potenti. Cosa c’è di più potente di una persona che dice ad un altra che il tuo servizio funziona e l’ha fatta stare meglio?

7. Nomina il sintomo del problema

Aiuta a far identificare le persone e farle sentire comprese.

Ricorda di eliminare la distanza posta dal tecnicismo, portando su un piano reale e concreto quello che sta vivendo la persona.

8. Sfida le sue convinzioni limitanti

es. “Sei il doppio più intelligente di quello che pensi”

9. Affermalo attraverso un caso clinico

es. “Come ho raggiunto x con solo y”

I casi clinici accrescono la tua credibilità.

Le persone ci si possono riconoscere e vi trovano dentro similitudini concrete che gli danno fiducia. Riconoscono in te un professionista capace di risolvere i loro problemi specifici.

“Ah ok…quindi è possibile stare meglio grazie a questo professionista, l’ha già fatto con altri, potrebbe farlo anche con me”

Analisi di un titolo efficace

Il titolo che analizzeremo ha il limite di essere slegato da un contesto concreto. Nella realtà ci sono per forza diverse variabili in gioco che cambiano le carte in tavola e che dipendono dalle tue caratteristiche uniche. Perciò prendilo per quello che è, un’esercitazione.

Metti che sei specializzata in disturbi d’ansia e vuoi promuovere il tuo servizio che affronta gli attacchi di panico. Un possibile pretitolo, titolo e sottotitolo potrebbero essere questi:

Soffri di attacchi di panico?

Supera la pietrificante paura di avere un altro attacco e ritrova il piacere di rilassarti

Oggi puoi uscire finalmente dal labirinto in cui ti sei perso in soli 3 mesi

Il titolo dell’esempio potrebbe essere per una pagina in cui parli del tuo servizio e di come funziona. Il titolo si rivolge a persone che sono consapevoli del problema, che magari hanno già provato altre soluzioni ma non sono a conoscenza della tua soluzione specifica.

Cos’ho fatto nel dettaglio:

  1. pretitolo – ho qualificato con una domanda le persone che dovrebbero prestare attenzione al mio contenuto. In questo caso la persona che soffre di attacchi di panico non potrà far altro che rispondere  e probabilmente continuare a leggere.
  2. Nel titolo ho:
    1. nominato il sintomo – la paura e ansia anticipatoria per un nuovo attacco di panico
    2. fatto leva su un desiderio – quello di “ritrovare il piacere di rilassarsi”
    3. usato la parola “supera” – dà un senso dinamico e di movimento
    4. usato la parola “pietrificante” – raffigura bene che cosa fa la paura, ti immobilizza

urgenza – In questo caso l’urgenza è già insita nel bisogno della persona. Chi purtroppo soffre di attacchi di panico conosce bene la paura e l’ansia creata dall’aspettarsene un altro da un momento all’altro. Può essere molto invalidante. L’urgenza di alleviare questo tipo di sofferenza è quindi grande.

  1. Nel Sottotitolo ho:
    1. usato una metafora – quella del labirinto per richiamare il sentirsi persi e intrappolati.
    2. specificato la velocità con cui si realizzerà – chiaro che per questo titolo è inventato ma verosimile.

Nella realtà dipenderà dai protocolli e dalla tua specializzazione, dai risultati che hai ottenuto e in quanto tempo.

Il dato non dovrà essere inventato, non stai manipolando la persona a credere ciò che non è possibile, ma la stai informando di questa possibile e concreta soluzione. Quindi se non hai dati, non usarli.

  1. usato la parola “oggi” – dà un senso di immediatezza. Non devi aspettare, puoi farlo oggi.
  2. usato la parola “finalmente” – é una parola che è legata a un rilassamento, al poter mollare, a qualcosa che non sopportavamo più che si è risolto.

Bonus: qualche consiglio super pratico per i tuoi titoli

Ti voglio regalare qualche altro consiglio con cui puoi fare un check del tuo titolo in modo semplice e immediato.

Prima di pubblicare assicurati che il tuo titolo rispetti queste caratteristiche:

  • ho scritto almeno 3 alternative di pretitolo, titolo e sottotitolo
  • non ci sono tecnicismi
  • il mio sottotitolo non è una semplice aggiunta, ma un potente mini-titolo
  • tutti i numeri che appaiono nel titolo sono scritti in numerali (1, 2, 3…)
  • tratto un problema specifico – con un beneficio tangibile – ma non esagero con la promessa (deve essere vera e perseguibile)
  • se sto usando un elenco, i miei numeri sono imperfetti in maniera credibile
  • mi assicuro che il mio titolo non stia vendendo qualcosa in modo diretto
  • mi assicuro di non aver menzionato il mio servizio – (esatto, non devi nominarlo)
  • il titolo è lungo meno di 12 parole – oppure, se lo è, è fatto apposta perché altrimenti perde il suo impatto

Se hai bisogno di una mano

Come hai visto c’è tantissimo lavoro dietro a un “semplice” titolo. Per scriverne di efficaci dovresti fare molta pratica, dedicandoci del tempo. Ma è tempo speso bene perché attira le persone specifiche che interessano te, aumentando le tue possibilità di successo.

Attirare persone interessate a quello che offri è la base su cui promuoverti per costruire la tua autorevolezza e attrarre nuovi pazienti. Potrai così portare valore duraturo alla tua professione di Psicologo o Psicoterapeuta.

“Troppa roba…io sono Psicologo non un consulente o un copywriter”

Capisco se sei confuso, non è il tuo lavoro. In questo caso, affidarsi a un professionista può essere una soluzione.

Soprattutto se il professionista ti offre un’opportunità in cui non rischi niente.

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A presto e buon articolo

Alex De Brasi

Alex De Brasi

Consulente marketing, Copywriter, Psicologo, Improvvisatore teatrale, papà, zio (per gli amanti dei giochi, una di queste affermazioni è falsa, la risposta è nella sezione “Mi presento” del mio sito)

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